Disfunzione Erettile: maggiori rischi per i ciclisti
Disfunzione Erettile: aumenta il rischio per chi pratica il ciclismo
La lotta alla disfunzione erettile passa attraverso un sano equilibrio psicofisico e una sufficiente attivitàmotoria settimanale. È una patologia di cui si sente parlare poco per motivi legati al pudore o all’orgoglio da parte degli uomini. In sostanza si tratta di una incapacità temporanea o permanente di tenere in erezione il pene, causata da motivi neurologici, psicologici o organici.
Da alcuni anni il mondo scientifico dibatte circa la possibilitàche l’andare in bicicletta abitudinariamente e ancor di più praticare ciclismo a livello dilettantistico o agonistico possa aumentare il rischio di impotenza.
Ciclismo e disfunzione erettile: binomio reale?
La medicina dello sport ha indagato a fondo in merito all’incidenza del ciclismo nella patologia disfunzionale. Certamente fumo, alcol, obesità, droghe e sedentarietàrestano i pilastri da combattere sulla linea della prevenzione, ma oltre ai classici fattori di rischio è ormai noto come le ore in sella alla propria bicicletta facciano la differenza.
Aumentano esponenzialmente le percentuali di uomini amanti della bici affetti da disfunzione erettile e impotenza, oltre che altre patologie dell’apparato uro-genitale. In generale, quello che rende ciclismo e disfunzione erettile un binomio reale, è la piccola porzione perineale su cui si poggia il peso sulla sella. Ciò comporta una compressione della prostata e un innaturale carico di peso sulla regione genitale.
Le soluzioni: impotenza sotto scacco anche praticando il ciclismo
Attuare dei piccoli accorgimenti come, ad esempio, cambiare spesso posizione in sella alla prima avvisaglia di intorpidimento del pene e indossare dei pantaloncini con l’imbottitura per i genitali, può essere un ottimo compromesso per non rinunciare alla propria passione. Esistono, poi, delle selle appositamente studiate per eliminare il sovraccarico suddetto, è il caso di quella che viene definita “olandese”, che ha lo scopo proprio di prevenire problemi alla regione genitale.
Naturalmente nulla sostituisce una visita dal medico specialista in andrologia in caso di disturbi, anche di lieve entità. L’avere problemi di erezione temporanei o permanenti può dipendere da una rosa ben ampia di possibilità sulle quali è bene investigare caso per caso. Tenere l’impotenza sotto scaccopraticando il ciclismo è dunque possibile, anche se appare ovvio come possa essere meglio quantomeno ridurre i tempi di seduta a non più di un paio d’ore per volta.