È Jorginho la risposta ai problemi della Nazionale italiana?

Dopo la vittoria nella Coppa del Mondo 2006 in Germania la Nazionale italiana ha vissuto degli anni difficili.

Da allora abbiamo vinto soltanto una partita nei Mondiali 2014, e nel 2010 siamo stati eliminati da Campioni del Mondo in carica nella fase a gironi. Inoltre, non ci siamo neanche qualificati per l’edizione 2018 in Russia.

A partire dai primi Mondiali del 1930, l’edizione 2018 è stata la seconda in cui non siamo riusciti a qualificarci, dopo quella del 1958.

Nel 2016 abbiamo partecipato agli Europei e Antonio Conte ci ha portato fino ai quarti di finale, dove siamo stati sconfitti ai rigori dalla Germania.

Ora dobbiamo affidarci all’esperienza e al successo di Roberto Mancini, nuovo allenatore della Nazionale, che sembra intenzionato a riportare l’Italia nella giusta direzione.

Tuttavia, non è stato un inizio facile per l’ex allenatore dell’Inter e del Manchester City. Nel corso di tre amichevoli ha vinto contro l’Arabia Saudita, pareggiato con l’Olanda e perso contro la Francia.

Nella partita di apertura della UEFA Nations League abbiamo pareggiato in casa 1-1 con la Polonia e siamo stati battuti 1-0 dal Portogallo. A metà del girone ci siamo ritrovati in fondo alla classifica, con la necessità di due vittorie e altri risultati a nostro favore per poter arrivare in semifinale il prossimo giugno.

Ma le scommesse sportive non ci danno ancora per vinti, dal momento che siamo i quarti favoriti per la vittoria nella prima edizione della Nations League. Le quote scommesse calcio Betfair sono 9/1 e sono leggermente sfavorevoli rispetto al 10/1 del Portogallo, nonostante i campioni europei siano in prima posizione per la qualificazione nel nostro girone.

All’inizio di questo mese Roberto Mancini ha dichiarato che la serie A conta poche presenze di giocatori italiani, e ha fatto l’esempio del centrocampista diciannovenne Nicolò Zaniolo dell’AS Roma, che è stato convocato per giocare contro la Polonia e il Portogallo prima ancora di aver fatto il suo debutto in Serie A.

In realtà sono ben 8 i nuovi giocatori convocati da Mancini per le prime due partite non amichevoli. Il calcio italiano è forse in declino?

L’Italia è famosa per i suoi ottimi giocatori, e questo è stato confermato dalla vittoria nei Mondiali in tre decenni diversi, e nei Campionati Europei nel 1968. Con giocatori promettenti come Gianluigi Donnarumma, Pietro Pellegri, Patrick Cutrone, Federico Chiesa e Mattia Caldara, non dovrebbero darci per sconfitti così presto.

Nonostante ciò, potremmo forse affidarci a un giocatore di origini straniere per gli Europei 2020 e la prossima Coppa del Mondo? Il brasiliano di nascita Jorginho potrebbe avere un ruolo chiave nel nostro centrocampo negli anni a venire.

Il ventiseienne ha seguito questa estate l’allenatore Maurizio Sarri dal Napoli al Chelsea e ha giocato le prime quattro partite di Premier League 2018-19 della squadra londinese. Ora conta ben 10 presenze con l’Italia, e il suo primo goal su rigore ci ha permesso di pareggiare con la Polonia.

Jorginho aveva 15 anni quando si è trasferito in Italia, e non è mai stato convocato con la Nazionale brasiliana. Proveniente dalle giovanili dell’Hellas Verona, ha avuto 5 magnifiche stagioni con il Napoli prima di trasferirsi in Inghilterra quest’estate.

Il giocatore del Chelsea è un centrocampista che fa ordine in mezzo al campo per poi verticalizzare verso gli attaccanti. Insieme a Marco Verratti potrebbe essere una buona risorsa per il futuro della nostra Nazionale. Stiamo infatti cercando di formare una squadra in grado non solo di qualificarsi per il prossimo torneo internazionale, ma di vincerlo.